1984 – GEORGE ORWELL

TRAMA

Nel 1984 la Terra è divisa in tre potenze guidate da regimi totalitari: Eurasia, Estasia e Oceania, coinvolte in una guerra nucleare. Oceania è guidata da un Partito Unico. I cittadini sono sottoposti a un continuo controllo sulle azioni e sui pensieri: dovunque sono disseminate telecamere e microfoni finalizzati a individuare ogni minima forma di dissenso nelle espressioni o nelle parole, mentre manifesti e schermi mostrano l’immagine baffuta del “Big Brother”, il volto del partito, i cui occhi sembrano seguire ognuno con il monito «BIG BROTHER IS WATCHING YOU». Le strutture di governo sono quattro ministeri: quello della Verità che si occupa «della stampa, dei divertimenti, delle scuole e delle arti», in realtà falsifica i mezzi d’informazione; quello della Pace che si occupa della guerra; quello dell’Amore che «mantiene l’ordine e fa rispettare la legge», che si occupa di reprimere il dissenso; quello dell’Abbondanza, «responsabile dei problemi economici» che mira a mantenere la povertà tra i cittadini per indebolirne le capacità di reazione. Lo scopo è indurre il popolo ad “ubbidire senza pensare”, uno scopo perseguito con mezzi che vanno dal controllo del ruolo di ciascuno nella società all’inibizione delle capacità di ragionamento.  Nella massa è impedita una vera forma di comunicazione: la lingua del regime è il Newspeak, un linguaggio artificiale epurato da ogni riferimento al pensiero astratto, ridotto a un vocabolario base di connotazione infantile. Se il pensiero è parola, il Newspeak appiattisce il pensiero stesso, rende i cittadini incapaci di discernere il bene dal male. Tutti sono manipolati dalla logica del bipensiero, per cui un concetto può essere anche il suo perfetto contrario e negare sé stesso, come nello slogan «la guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza». L’affermazione del Newspeak è accompagnata dalla distruzione delle opere letterarie del passato e la loro sostituzione con poesie e romanzi prodotti in serie da macchinari.

1984: l'universo distopico di George Orwell è più che mai reale
“Per che cosa combattiamo?” Oskar Kokoschka,1943

In questo contesto tetro si sviluppa la vicenda di Winston Smith, il cui nome è quello del primo ministro britannico Winston Churchill a cui si affianca un cognome inglese molto ordinario. Winston è impiegato al ministero della Verità e vive con malessere la sua condizione nel regime. Presto i suoi sentimenti a lungo repressi e il suo desiderio di libertà prendono forma nella redazione di un diario e nell’amore per Julia, una ragazza che condivide i suoi stessi sogni. La volontà di godere della libertà di vivere e amare li spinge ad unirsi ad un gruppo segreto di dissidenti. Il capo del gruppo si rivelerà tuttavia essere una spia del governo. Sottoposti a torture fisiche e mentali, i due si tradiscono a vicenda. Il lavaggio del cervello è stato compiuto, non rimane che l’amore e l’ammirazione per il Grande Fratello.

Fonte: http://www.artspecialday.com/9art/2018/06/07/1984-universo-distopico-orwell/

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