LAB. POESIA: Il LIMERICK

Il limerick, caratteristico della tradizione inglese e reso famoso da Edward Lear (scrittore dell’Ottocento) è una poesia di cinque versi a carattere scherzoso; poichè non ha significato particolare, ma si basa su giochi di parole e situazioni assurde, il limerick rientra nel genere della poesia nonsense.

La struttura obbedisce a regole precise:

  • Nel primo verso (lungo 11-8 sillabe) si introduce un personaggio (di solito si indica la sua provenienza);
  • Nel secondo verso (lungo 11-8 sillabe) di solito si descrive una caratteristica del personaggio;
  • Nel terzo e nel quarto verso ( corto 8-5 sillabe) si dice ciò che accade;
  • Nel quinto verso (lungo 8-11 sillabe)  si riprende il primo, di solito descrivendo il personaggio mediante un nuovo attributo stravagante.

Anche le rime seguono uno schema preciso: AABBA

 

Ecco qualche esempio:

E. Lear

C’era un certo signore a Calcutta

C’era un certo signore a Calcutta,

s’abbuffava di strutto e di frutta;

Ma un bel dì un maritozzo

incastrato nel gozzo

Strozzò il bieco signor di Calcutta.

 

C’era un vecchio di Viareggio

C’era un vecchio di Viareggio,

che gridava: “Io galleggio! Galleggio!”

Quando dissero: “Mai più!”

senza forza cadde giù,

quell’infelice vecchio di Viareggio

 

G. Rodari da “Grammatica della fantasia”.

Una volta un dottore di Ferrara

Una volta un dottore di Ferrara

voleva levare le tonsille a una zanzara.

L’insetto di rivoltò

e il naso puncicò

a quel tonsillifico dottore di Ferrara.

 

GUIDA ALLA SCRITTURA DI UN LIMERICK ( da “La Grammatica della Fantasia” di G. Rodari).

Prima operazione: scelta del protagonista.

1. Un signore molto piccolo di Como

Seconda operazione: indicazione di una qualità, espressa con un azione.

2. una volta salì in cima al Duomo

Terza operazione: realizzazione del predicato.

3. e quando fu in cima

4. fu più alto di prima

Quarta operazione: scelta di un epiteto finale.

5. quel signore micropiccolo di Como

Buon lavoro e ricorda: al nonsense non ci sono limiti ( o quasi!).

Precedente DECAMERON, II GIORNATA: ANDREUCCIO DA PERUGIA Successivo DECAMERON, IV GIORNATA: TANCREDI E GHISMUNDA