Con il termine arbëreshë sono indicati gli albanesi d’Italia, detti anche italo-albanesi e sono una minoranza etno-linguistica albanese stanziata in italia meridionale e insulare. Provenienti dall’ Albania, si stabilirono in Italia tra il XV e il XVIII secolo, in seguito alla progressiva conquista dell’Albania e, in generale, dei territori bizantini, da parte dei turchi-ottomani.
La loro cultura è determinata da elementi caratterizzanti, che si rilevano nella lingua arbëreshë, una varietà dell’albanese parlata nel sud dell’Albania, nella religione di rito greco-ortodosso, nei costumi, nelle tradizioni, negli usi, nell’arte, nella gastronomia, ancora oggi gelosamente conservate.
Le comunità italo-albanesi si trovano dislocate in sette regioni d’Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Qui l’elenco completo dei comuni: http://www.arbitalia.it/katundet/index.htm
Si stima che gli albanesi d’Italia siano circa 100.000 e costituiscano una delle più storiche e maggiori tra le minoranza etno-linguistiche d’Italia. Per definire la loro “nazione” sparsa usano il termine di “Arberia”.
Vale la pena sottolineare che gli italo-albanesi hanno partecipato attivamente al Risorgimento italiano. Infatti, gli albanesi d’Italia sostennero che “l’amore per la patria adottiva era pari a quella per la patria lasciata”. Numerosi furono quelli che con dedizione si batterono per l’Unità d’Italia come ad esempio: Agesilao Milano e Francesco Crispi.